Avere un Assegno di inclusione più elevato: ecco come si può aumentare la somma senza perdere troppo tempo.
L’Assegno di inclusione (Adi) è una misura di sostegno economico a favore delle famiglie in condizioni di povertà o di grave deprivazione materiale. L’assegno è erogato dall’INPS a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda, che può essere fatta online o presso i patronati e i centri di assistenza fiscale.
L’importo dell’assegno di inclusione è determinato in base alla scala di equivalenza, che tiene conto della composizione del nucleo familiare. L’importo massimo dell’assegno è di 6.000 euro annui, che può essere aumentato a 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone con età superiore ai 67 anni o da over 67 e disabili gravi. L’Assegno di inclusione è erogato per un periodo di 18 mesi, con una sospensione di un mese. Il beneficio può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, previa verifica del possesso dei requisiti.
Aumentare l’importo dell’Assegno di inclusione
L’importo dell’Adi può essere inferiore a quello del Reddito di Cittadinanza, poiché la scala di equivalenza utilizzata non tiene conto degli occupabili e i figli hanno un’incidenza minore. Ma ci sono delle modalità per migliorare questo dato. La somma dell’Adi e pari alla soglia massima ottenibile dal nucleo familiare (che si ha moltiplicando 500 euro per il parametro di scala di equivalenza familiare) meno il reddito della famiglia.
Uno dei sistemi per avere un Assegno più consistente è intervenire sull’Isee, sapendo che per l’Adi è stata presentato l’Isee 2023 che tiene conto dei redditi e dei patrimoni del 2021. Ora se nel corso del 2022 si è avuta una diminuzione del reddito, si può richiedere l’Isee 2024 (c’è tempo fono al marzo 2024). L’Inps può così effettuare il calcolo sulla base dei dati del 2022.
Altra soluzione richiedere un Isee corrente, con situazione reddituale valutata relativa al 2023, sempre che vi sia stato un peggioramento della condizione reddituale e patrimoniale. Un altro modo per incrementare l’Adi è ridurre il numero dei componenti della famiglia, escludendo quelli con reddito più elevato, possibilità presente solo per i componenti senza legami familiari. Per la modifica occorre comunque separare gli stati di famiglia.
Una soluzione per incrementare le entrate può essere quello di richiedere l’Assegno unico e universale che, a differenza di quanto avveniva con il Reddito di Cittadinanza quando era solo un’integrazione, viene pagato interamente e separatamente dall’Assegno di inclusione. Infine altra opportunità gli occupabili della famiglia possono richiedere il Supporto alla formazione e lavoro, misura cumulabile con l’Assegno di inclusione familiare.
