Dimenticate il Lussemburgo: sono questi i cinque Paesi europei dove si pagano meno tasse. Economie in crescita.
In un continente noto per la sua diversità fiscale, alcuni Paesi europei si distinguono per offrire un rifugio fiscale più conveniente. Questi cinque paradisi fiscali europei attraggono cittadini e imprese con politiche fiscali vantaggiose, creando un ambiente economico favorevole.
Sebbene la scelta della sede fiscale dipenda da molteplici fattori, tra cui la natura dell’attività e le esigenze personali, questi cinque Paesi europei emergono come destinazioni attraenti per coloro che cercano di ridurre la loro pressione fiscale. Tuttavia, è essenziale notare che le politiche fiscali possono evolvere, e la consultazione con esperti è cruciale per prendere decisioni informate.
Siamo abituati a pensare ad alcuni Paesi come “paradisi fiscali”. Per esempio, il Lussemburgo è rinomato per essere la destinazione preferita per molte aziende multinazionali. Le politiche fiscali competitive e una bassa imposta sul valore aggiunto (IVA) contribuiscono a posizionare il Lussemburgo come uno dei Paesi europei più attraenti sotto questo punto di vista. Ma, in realtà, sono altri Paesi che hanno la tassazione più bassa. Ecco quali.
I cinque Paesi europei dove si pagano meno tasse
Romania (10%), Bulgaria (10%), Bosnia-Erzegovina (10%), Kosovo (10%) e Macedonia del Nord (10%) sono gli Stati europei con le imposte più basse. Si assestano, dunque, tutti sul 10%. Queste politiche hanno attirato numerose società tecnologiche e farmaceutiche, contribuendo alla crescita economica di questi Paesi. Questi Paesi spesso offrono manodopera e costi di produzione più bassi.
Si tratta di nazioni che offrono vantaggi fiscali sia per le imprese che per i cittadini. Con un’imposta sul reddito personale al 10%, sono quindi diventate destinazioni attraenti per coloro che cercano un ambiente fiscale più leggero. Inoltre, l’imposta sulle società è al 10%, rendendo questi Paesi un’opzione interessante per le aziende che cercano di ridurre la loro pressione in tal senso.
Ovviamente, tutto ciò è da beneficio non solo per gli abitanti del luogo, ma attira anche numerosi investimenti esteri, soprattutto nel settore finanziario e immobiliare. Peraltro, come potete vedere, spesso si tratta di Stati con posizioni strategiche, a metà tra i due blocchi geopolitici che si stanno formando nuovamente. Questo, insieme alle politiche fiscali competitive le rendono una scelta popolare tra gli imprenditori e gli investitori.
In alcuni di questi Stati la tassa sulle società si applica solo ai profitti distribuiti. Ciò significa che le aziende possono reinvestire i loro profitti senza incorrere in tasse aggiuntive. Questa politica ha contribuito a posizionare questi Paesi come una destinazione fiscale interessante per le imprese innovative.